ALOE Una pianta rivoluzionaria

ALOE ARBORESCENS


Una nuova gradita new entry, nella mia micro serretta invernale, è una giovane pianta di Aloe Arborescens acquistata da Erbe di Mauro a Montegranaro (www.erbedimauro.it)
Questa pianta ha delle straordinarie proprietà curative, tanto per ricordarci che la natura ci fornisce tutto ciò di cui abbiamo bisogno, un valido aiuto per sostituire, in alcuni casi, la dannosa chimica con cui intossichiamo il nostro organismo. Le foglie di questa pianta contengono una polpa trasparente e gelatinosa che è commestibile,  utilizzata in molti prodotti destinati alla cosmesi come in  quelli alimentari; nota per le proprietà disintossicanti, antinfiammatorie, energizzanti, anti età, antidolorifiche, depurative, lenitive, antiossidanti. Famosa è la ricetta di Padre Zago: un frullato ottenuto dalla polpa della pianta estratta dalle foglie mature (la pianta deve avere almeno 4 anni di età) unita a miele e grappa (meglio però la versione analcolica).
Acquistando delle piante di Aloe e coltivandole nel proprio giardino o terrazzo (attenzione a coprirle e ripararle a dovere durante l'invernata) si può disporre della benefica polpa fresca, estraendola dalle carnose foglie mature. Le foglie devono essere staccate da una pianta di almeno 4 anni di età, e non vanno tagliate ma "svitate" dalla base della pianta, muovendole in senso orario e antiorario senza romperle, finché non sentirete la foglia sfilarsi  come un bullone da una vite. Qualora la foglia, a causa della vostra mano ancora inesperta, dovesse fare resistenza, non forzatela, diversamente rischiereste di romperla e la polpa gelatinosa fuoriuscirebbe ossidandosi all'aria,divenendo gialla. Se una foglia non cede alla manovra di distacco, significa che non è matura per la raccolta. 

ALOE VERA

Una volta staccata, la foglia deve essere pulita con un panno, (non bagnatela sotto l'acqua) e quindi liberata dalla scorza verde che suggella la polpa. Per fare questa operazione basta prendere un coltello da cucina seghettato e procedere, tagliando i lati della foglia in modo longitudinale, in modo da togliere la parte dentata, dopodiché, si appoggia la foglia su un piano (tavolo o lavello) e si inizia a togliere la buccia, scartandola con il coltello in modo da preservare la polpa che sarà poi estratta a pezzi. La polpa scivolosa e gelatinosa è trasparente e filamentosa, non è facile maneggiarla ma con un po' di pazienza e buona volontà ce la possiamo fare. Si mette la suddetta polpa in un frullatore e si frulla tutto per qualche minuto, dopodiché, si travasa il composto in una caraffa di vetro ben chiusa da conservare in frigorifero. Attenzione: il composto va consumato max entro 6 - 7 giorni. Lo si può bere, mescolare agli impasti per i dolci o spalmarlo sulla faccia per ottenere un' ottima maschera di bellezza, utilizzarlo per lenire eritemi e scottature, per rinfrescare la pelle d'estate, per favorire la cicatrizzazione e come antidolorifico.
PROVARE PER CREDERE. Per saperne di più