come nasce un'idea illustrata


COME NASCE UN'IDEA ILLUSTRATA 

Un' illustrazione ha una genesi duplice:
tecnica e creativa
Tecnica: ecco lo schizzo a matita da cui ho poi sviluppato l'immagine  di Rosita Coniglietti (figlia di Mafalda) incorniciata da decorazioni e ambientazioni floreali vintage (sopra)
Come si può vedere disegno sempre a piccole dimensioni, tanto l'immagine iniziale si può modificare in corso d'opera. Lavorando in digitale riesco a ingrandire l'immagine da photoshop portandola alla dimensione voluta, solitamente un formato A4 con sviluppo verticale a secondo dell'impaginato editoriale.
Non sempre si riesce a far coincidere le misure se non abbiamo bene in mente il  formato del libro e questo creerà non pochi problemi.
Creativa: come viene un'ispirazione è spesso un mistero , semplicemente nasce nella mente e può accadere in qualsiasi luogo e ora del giorno. Ci sono periodi di gran fervore creativo in cui basta guardare anche solo un filo d'erba per vederne milioni di varianti, altre volte si è davanti al foglio bianco incapaci di fare una riga storta.
Una cosa è certa: non ci può essere ispirazione e illustrazione se non si prova un sentimento. Nelle immagini che realizziamo dobbiamo metterci il cuore e l'anima, come si suol dire, e non sempre si è nella migliore predisposizione.
Schizzare un'idea che si materializza improvvisa nella mente..toc toc? qualcuno bussa nella mia testa, è Rosita Coniglietti che mi avverte: "Sto per uscire da casa vestita a festa, vorresti forse perderti questo magico istante da catturare al volo?"
Stare in mezzo alla natura nel silenzio contemplativo è un ottimo rimedio contro la crisi del foglio bianco. Se il mondo caotico ci distrae non ci resta che cercare un luogo dove  raccoglierci in noi stessi. Come per magia, la nostra mente si popolerà d'immagini che come sogni ci chiederanno solo di diventare reali.

Passeggiando in campagna si incontrano campi, sentieri e piccole zone boschive dove a volte si avvertono strane presenze.
 In un attimo, uno scorcio, una pianta, un albero, si popolano di animali immaginari. 
Sotto la grande quercia secolare, dietro casa mia ,si trova un sottobosco ombroso dove è cresciuto un canneto attraversato da un piccolo sentiero. Uno spazio fresco e rigenerante, dove soffermarsi ad ascoltare il canto degli uccelli che saltellano tra i rami degli alberi e la fitta vegetazione.Si sta in silenzio, in ascolto della voce dei tanti abitanti di altre specie che popolano il nostro pianeta, lontano dal marasma del genere umano. E dei propri pensieri, del groviglio di emozioni, di sensazioni e di domande senza risposta, osservando la vita che scorre in ogni anfratto.