gita al fiume


IL MONDO DI VERDE QUIETE

Qualcuno potrebbe pensare che Verde Quiete sia un mondo immaginario, ma non potrei illustrarlo se non lo conoscessi davvero, se non lo avessi sotto gli occhi e nel cuore ogni giorno.
Fuori dalla mia finestra mentre lavoro nel mio studio, vedo saltellare la ghiandaia e il picchio tra i rami del mio giardino.
E davanti alla bellezza di queste creature come si fa a non provare una estasiata emozione? E l'arte,tutta l'arte si ispira alla natura. Così non posso fare a meno d'immaginare là nella folta boscaglia quel mondo poetico e magico che si nasconde all'occhio predatore ma si svela allo sguardo di chi lo può capire e guardare con rispetto.
E non posso fare a meno di rappresentarlo, per renderlo visibile tramite la mia penna magica e i colori, non posso ignorare la dolcezza di un tramonto e la tenera presenza di picchi, lepri, volpi e scoiattoli che mi dicono solo: fai conoscere il nostro mondo incantato!Così quello scorcio di fiume ombreggiato dal fitto sottobosco lo vedo davanti ai miei occhi ma non potrei disegnarlo se non lo sentissi nel più profondo del cuore.
Non basta la tecnica e lo studio per trasmettere un'emozione attraverso un disegno, bisogna trasfondere in esso il nostro sentimento. Chi scrive e illustra lo sa, quando si è distratti e si esegue un lavoro con la fretta di finire solo per riscuotere il compenso, si fa un pessimo lavoro e spesso bisogna cancellare e rifare un particolare e buttare all'aria ore di lavoro. Se quella volpe non l'avessi conosciuta, se non provassi a immaginare la dolcezza del suo sguardo, non potrei assolutamente disegnarla. Se ti metti a lavorare ad una tavola illustrata con il vuoto nel cuore, tanto per fare, non arriverai mai al risultato allora è  meglio lasciar perdere; per questo penso che quello dell'illustratore, quando diventa un lavoro di routine, un vero e proprio duro lavoro, non è più piacevole e creativo, ma alienante e omologante. Finché mi sarà lieve illustrare il magico mondo di Verde Quiete, sarò ben contenta di sacrificare ore ed ore alla mia scrivania. D'altra parte non posso seppellire in fondo al cuore i miei amici animali che, vanitosi come sono, mi chiedono sempre di essere disegnati e raccontati.