Miciolo non è un giocattolo

Eccolo, nuovo di zecca, il libretto educativo da me illustrato e scritto, per insegnare a grandi e piccini, che gli animali non sono giocattoli ! Eppure quante volte vediamo cani, gatti ,uccellini e criceti, consegnati nelle mani di minori irresponsabili da altrettanto irresponsabili genitori? I canili e le strade sono pieni di questi animali, dapprima coccolati e vezzeggiati come peluche e poi scaricati e abbandonati al primo problema. I cuccioli, sporcano, saltano, giocano, mordono e rubano le scarpe,i gatti si arrampicano sulle tende e graffiano il salotto buono, canarini e criceti, chiusi in una gabbia hanno bisogno di essere custoditi, ci vuole pazienza, tanto tempo e amore, eppure, ancora troppe persone, pensano di far entrare in casa un peluche, non un essere vivente! Spesso, troppo spesso, i genitori non vigilano, non insegnano e non capisocno, lasciano in mano dei bambini, il cucciolo appena arrivato,che risolverà i loro problemi di assenza e vuoto affettivo... ma i bambini non sono capaci di capire come si deve tenere un animale. Lo tirano con il guinzaglio, lo lanciano in aria come una palla, lo svegliano quando dorme, non lo portano fuori ad orario per i bisogni. L'intento di questo libro è proprio quello di far capire che gli animali sono esseri viventi con le loro esigenze psico- fisiche. A volte basta un libro a cambiare punti di vista a insegnare il sentimento dell'empatia, le favole hanno un compito educativo importante, utilizziamole per insegnare qualcosa di buono , e smettiamola di raccontare la favola di Cappuccetto rosso e il lupo cattivo!
Per chi volesse regalare "Miciolo non è un giocattolo" e aiutare così l'associaizone "Arca 2000" diritti dell'animale malato nelle sue attività per gli animali sofferenti e bisognosi, bastano 3 euro di solidarietà. Ordina il libro "Miciolo non è un giocattolo" su www.arca2000.it

casa mia










la mitica Isetta esposta al Tiroseum del castello di Trauttmansdorff










Casa mia (magari)
Castello di Trauttmansdorff (Merano)





Piazza Walther -Bolzano

Piazza Walther a Bolzano

Alto Adige incantato



29/07/2010 Si parte alla volta di Bolzano in Alto Adige

Piazza Walther simbolo della città di Bolzano
la statua è dedicata al sommo poeta medievale Walther Von Volgelweide

A Bolzano come nel resto dell'Alto Adige, si scopre un'altra Italia ( forse nemmeno tanto italiana trattandosi di una regione autonoma in cui si parlano due lingue) che convive con l'anima austriaca. Una terra che sembra appartenere ancora all'Austria, sia nel paesaggio che nella mentalità, negli usi e nei costumi. Così lontana dall'Italia casciarona, sporca e trasandata, così lontana dall'Italia delle buche sulle strade, delle scritte sui muri, del verde devastato dall'incuria. Così poco italiana, se ci riferiamo alla sobrietà e al senso civico che la rendono impeccabile.
A Bolzano, chilometri di piste ciclabili ci portano da una parte all'altra della città, corrono lungo il Talvera, avvolgono e circondano tutta la città. Qui la bicicletta non è un optional, ed il centro città è chiuso al passaggio delle auto. Tutto a favore dell'aria pulita, della vivibilità di una città che sembra uscita da una cartolina, quasi finta, nell'armonia delle sue case caratteristiche in stile tirolese. Indubbiamente, la città ideale in cui vivere, da cui farsi rapire perdendosi tra le vie dei portici che si snodano e si intersecano, conducendo il visitatore in un piacevole tour.




29/07/2010 Si parte alla volta di Bolzano in Alto Adige












"Il cappotto del sarto" storia da me ideata e illustrata
(mia ultima fatica)

Innsbruck

con il gigante dagli occhi di cristallo

casa Helbing (Innsbruck)



edificio art deco bavarese (Innsbruck)

orso tirolese a Innsbruck


Fantastico viaggio a Innsbruck nell'estate 2009, via dalla insopportabile movida estiva del paesello in riva al mare (S.Benedetto d.tronto) A Innsbruck, nessuno si sogna di suonare musica da discoteca sotto le civili abitazioni fino alle 6 del mattino. Se qualcuno lo facesse, verrebbe arrestato immediatamente. Ed è proprio questo il punto di forza di questa tranquilla cittadina adagiata tra le montagne del Tirolo, a pochi chilometri dal confine italiano. Tranquillità,eleganza e spazi dove ritrovare se stessi, nella natura e l'arte che si dispiegano magnifiche, nelle splendide architetture, nei parchi verdi e fioriti, dove non si vede una foglia fuori posto: pulizia e ordine sono la normalità. Bellissimi gli scorci, le case in stile art deco bavarese, il museo Swarowsky, l'orto botanico, il castello di Ambras e i paesini dei dintorni (Igls) tutti da visitare.


A Siena, c'è questa curiosa via che non passa inosservata agli amici degli animali
"la poesia di un dolce cagnolino è nel suo semplice esistere e nel suo tempo finito, rimasto intrappolato nel ricordo"
Panna amava abbaiare alla palla che si allontanava sul pelo dell'acqua, rapita dalle onde

Ora hanno capito perchè le chiamo "pompadour"
noi, inseparabili










Lulù, ti ricordo così, con il tuo pupazzino preferito, ben saldo e stretto tra i denti